Mostra del Veronese: una gestione da dilettanti
Una gestione da dilettanti che rischia di fare un grave danno alla città: alle porte della città i manifesti consunti della vecchia mostra su Giorgione e nessun materiale informativo locale pronto a dieci giorni dalla nuova vernice sul Veronese
La mostra sul Veronese a Castelfranco rappresenta sicuramente una grande opportunità di rilancio per una città vocata a fare della cultura un volano di sviluppo per il turismo e il terziario. Un evento di fondamentale importanza anche perché inserito in un circuito di visita in grado di inserire Castelfranco nella rete regionale delle mostre dedicate al pittore, con un effetto di positivo traino. Proprio perché il Partito Democratico è consapevole dell’importanza fondamentale di questo appuntamento, non può che esprimere tutto il proprio dissenso e l’amarezza di fronte alla gestione dilettantesca messa in campo dalla giunta Dussin e dal suo assessore delegato, Giancarlo Saran, incapaci di utilizzare al meglio le risorse interne ed esterne che Castelfranco può offrire.
“Siamo ormai nell’imminenza della mostra, che aprirà tra soli dieci giorni, e nessun materiale informativo locale è stato ancora diffuso: non ci sono cartelloni, totem, assolutamente nulla che annunci l’evento. Peggio – spiega Alberto Scapin, del direttivo PD – ai principali ingressi della città si trovano ancora i cartelloni in decomposizione della mostra di Giorgione, chiusa ben 4 anni fa! Pensate a un turista che arrivi in stazione e si trovi questa bella immagine di Castelfranco, un cartellone rovinato e strappato di una mostra di cui si conserva un lontano ricordo. Nemmeno i castellani stessi hanno informazioni e pare ci si affidi al buon cuore di qualche commerciante che espone in vetrina le immagini di Veronese o i volantini del regionale. Possiamo accontentarci di questo?”.
Di chi è la responsabilità se non dell’amministrazione al governo? “Una maggioranza divisa e litigiosa su ogni questione che riguardi la cultura – prosegue Scapin – : da una parte l’allergia storica della componente leghista verso tutto ciò che riguarda il mondo della cultura. Dall’altra, l’inutile vivacità di un assessore che vive di lampi di genio autoreferenziali. Come quello di andare in vacanza al fresco il mese prima dell’apertura di un così importante evento per Castelfranco. Lamentandosi poi a mezzo stampa di contratti non chiusi con gli sponsor e di adesioni in ritardo da parte del mondo del volontariato. Sempre colpa di qualcun altro”.
Il PD castellano non può quindi che esprimere tutta la sua preoccupazione per l’ennesimo danno nei confronti di una città che vede sprecate le più significative opportunità di rilancio: “Questa giunta ha dimostrato la sua incapacità organizzativa a ogni occasione: col Premio Lago, con la gestione delle torri medievali aperte solo ad amici e parenti, col mancato pagamento per la guardianìa (e quindi le aperture) della pinacoteca del Duomo, con la chiusura totale causa restauro del Parco Bolasco per chissà quanti anni (mentre si poteva procedere a un restauro per “stralci”), con la riduzione dell’orario del Museo Giorgione. Questa guerra interna alla maggioranza danneggia tutta la cittadinanza, la nostra richiesta è quella di terminare in fretta questo mandato. Il nostro progetto di governo della città terrà in grande considerazione la cultura, dialogando con l’associazionismo locale e le attività commerciali, pur consci del momento difficile del paese e delle istituzioni. Ma almeno non prenderemo in giro la cittadinanza con questi giochetti”.