GARANTIRE LA SANITA’ PUBBLICA A TUTTI: IMPEGNO DEI CANDIDATI DEL PD ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE
Premesso che:
– L’Art. 32 della Costituzione sancisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Tale principio ha trovato piena attuazione nel 1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, riforma promossa ed attuata dall’allora Ministro della Sanità Tina Anselmi, prima donna Ministro in Italia, partigiana e veneta. In questi giorni abbiamo assistito ad un pesante oltraggio alla sua figura e alla sua memoria attraverso l’imbrattamento con una svastica di una targa a lei dedicata nella città di Torino.
Al fine di onorare concretamente il suo enorme lascito morale, si ritiene opportuno promuovere tra i candidati in Veneto (terra di origine di Tina Anselmi cui è rimasta fortemente legata tutta la vita) un impegno specifico per portare avanti il suo operato in relazione al Servizio Sanitario Nazionale (la legge 833/78 che ha istituito il SSN è considerata la più importante riforma della storia della Repubblica Italiana).
– La recente pandemia legata al Covid ha inequivocabilmente confermato la fondamentale importanza di un Servizio Sanitario Pubblico universalmente accessibile e ben funzionante. Tuttavia in questo momento il SSN è in una fase critica per la sua sostenibilità futura a causa dei problemi legati al suo finanziamento ed alla carenza di professionisti sanitari. Queste difficoltà stanno spalancando le porte ad una irreversibile deriva privatistica del sistema che è necessario urgentemente impedire;
– Il programma presentato dal Partito Democratico esplicita in modo chiaro che il SSN è un bene pubblico fondamentale da tutelare ed entra nel merito di specifiche azioni ed iniziative finalizzate a valorizzarlo.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti candidati del Partito Democratico in Veneto, qualora eletti nel prossimo Parlamento, si impegnano a:
ZORZI SOTTOSCRIVE IL DOCUMENTO “GARANTIRE LA SANITA’ PUBBLICA PER TUTTI”
SINTESI DELL’AGORA’: Mortalità delle donne per cancro al seno: cosa vogliamo dal Servizio Sanitario Nazionale?
SINTESI DELL’AGORÀ
Il cancro alla mammella, se diagnosticato per tempo e correttamente, è quasi sempre curabile e risolvibile; eppure è tuttora in Italia, anche in Veneto, la prima causa di morte delle donne in età giovane e adulta [Tra i giovani adulti (25-44 anni) le principali cause di morte tra gli uomini sono i traumi (incidenti stradali e suicidi), mentre tra le donne la principale causa è il tumore della mammella cui seguono i traumi. Tra gli adulti (45-64 anni) le cause predominanti sono i traumi e le cardiopatie ischemiche tra gli uomini e il tumore della mammella tra le donne *]. Cosa si può fare per tutelare meglio la salute delle donne? E per ridurre la mortalità? Cosa vogliamo dal Servizio Sanitario Nazionale? A quale età deve iniziare lo screening? Perché ci sono differenti strategie adottate dalle diverse Regioni? È possibile stabilire un LEA (livello essenziale di assistenza) di migliore qualità ed efficacia valido per tutta Italia? È davvero un problema che riguarda solo le donne?
Se ne è discusso con autorevoli contributi dal Veneto e dalla Regione Emilia Romagna: la dr.ssa Rita Vacondio responsabile dell’Unità di Diagnostica Senologica dell’ospedale di Reggio Emilia, il dr. Bernardino Spaliviero radiologo senologo, la dr.ssa Beatrice Marcon ginecologa, il dr. Claudio Beltramello responsabile del Gruppo Sanità del PD Veneto, e altre persone presenti in sala oppure collegate on line. Hanno portato il loro saluto e contributo Giulia Tonel, portavoce delle Donne democratiche della provincia di Treviso, Annamaria Bigon, Consigliera regionale del Veneto, Teresa Spaliviero, segretaria del Circolo PD di Castelfranco Veneto. Sono state formulate tante riflessioni e proposte. È stata evidenziata la criticità rappresentata dal divario tra Regioni, soprattutto nel confronto tra Regioni del centro-nord e quelle dell’Italia meridionale e insulare, ma anche il divario presente nella stessa area settentrionale, ad esempio tra Regione Emilia Romagna (dove lo screening comincia a 45 anni e l’offerta attiva del servizio porta ad un tasso di adesione molto elevato) e Regione del Veneto (con screening solo dai 50 anni, per citare solo una differenza). Il divario tra Regioni riguarda tanti aspetti: la modalità di condurre lo screening mammografico, le fasce d’età delle donne coinvolte, l’ampiezza della platea di donne che non hanno la possibilità di accedere a validi screening, la tempestività e l’accuratezza di diagnosi approfondite, la presa in carico costante in tutto il percorso di cura. Si è ribadita la necessità di ridurre le differenze territoriali, non ci devono essere donne “privilegiate” perché vivono nel centro nord e donne “sfortunate” con una maggiore probabilità di morire giovani per cancro al seno solo perché vivono al sud. Bisogna contenere l’attuale eccessiva regionalizzazione della sanità. Bisogna estendere ed applicare davvero in tutto il territorio nazionale uno stesso protocollo di PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) già attuato nelle regioni più avanzate, come l’Emilia Romagna, che comprende anche l’assistenza psicologica per la donna e per la sua famiglia, soprattutto in presenza di bambini piccoli.
PROPOSTE CORRELATE:
Favorire la specializzazione medica in RADIOLOGIA e l’ulteriore specializzazione in SENOLOGIA.
Ricerca-studio sui COSTI di: donna morta per cr al seno, donna guarita, diagnosi precoce.
SCREENING MAMMARIO: ridurre il divario tra regioni e migliorare le modalità organizzative
Contrastare la fuga dei medici dal Servizio Sanitario pubblico
Personalizzare lo Screening Mammario
AGORA’ DEMOCRATICA organizzata dal Circolo PD di Castelfranco Veneto con la Conferenza delle Donne Democratiche della Provincia di Treviso
Mortalità delle donne per cancro al seno: cosa vogliamo dal Servizio Sanitario Nazionale?
Descrizione
ELEZIONI REGIONALI VENETO 20-21 SETTEMBRE 2020
VUOI SALVARE IL NOSTRO OSPEDALE?
CLAUDIO BELTRAMELLO, candidato consigliere regionale, si è molto impegnato con la sua esperienza nell’attuale pandemia con numerosi interventi sulla stampa e video. Segnaliamo in particolare questi 2 video che si riferiscono alla situazione dell’Ospedale di Castelfranco Veneto e alla Sanità nella Regione Veneto:
Video Claudio Beltramello si presenta
Video. Ospedale di Castelfranco: ecco come stanno davvero le cose Dobbiamo agire per salvarlo
27/5/20 Articolo di Arturo Lorenzoni. Il Veneto ha bisogno di chiarezza, non di giochetti di potere tra correnti di partito che non sa più nascondere di essere diviso in mille pezzi. Tutta la propaganda di queste ore è una manovra di Zaia per assumere la leadership della Lega e estromettere Salvini dalla corsa a futuro candidato Premier. Non a caso la prima ad attaccare è una consigliera della Lista Zaia.
14/4/2020 C’è un #Veneto più forte del #Coronavirus. Nulla, però, sarà come prima.
Sta a tutti i Veneti indicare la direzione del cambiamento, insieme. Arturo Lorenzoni
REGIONALI 2020: Pd perno coalizione di centrosinistra
IL PARTITO DEMOCRATICO E IL SISTEMA SANITARIO E SOCIALE NEL VENETO
IL gruppo Sanità e Sociale del Partito Democratico veneto in stretta sinergia con il gruppo dei Consiglieri regionali e con i referenti delle Segreterie provinciali per la Sanità e il Sociale ha elaborato, in vista delle prossime elezioni regionali, un documento che parte dall’attuale situazione sanitaria e sociale della Regione e dalla constatazione del fallimento della riforma sanitaria Zaia; propone quindi di cambiare urgentemente rotta e a tal fine propone i seguenti punti programmatici:
1. AFFRONTARE SERIAMENTE LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO NELLE STRUTTURE PUBBLICHE E DARE RISPOSTE CONCRETE A CARICHI DI LAVORO NON PIU’ SOSTENIBILI
2. SUPERARE L’ATTUALE ACCENTRAMENTO ESASPERATO DELLE FUNZIONI/DECISIONI E MONITORARE IN MODO TRASPARENTE L’IMPATTO DELL’UNIFICAZIONE DELLE ULSS ATTUATA CON LA RIFORMA
3. RIPORTARE REALMENTE AL CENTRO L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA E RIDARE FORZA AL RUOLO DEI SINDACI
4. RAFFORZARE IL TERRITORIO CHE IN QUESTI ANNI E’ STATO “PRESO A PICCONATE”: DISTRETTI, STRUTTURE INTERMEDIE, SERVIZI PER I PAZIENTI PIU’ FRAGILI, RUOLO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE
5. RIDARE PESO AGLI OSPEDALI SPOKE, INVERTIRE IL TREND DI SMANTELLAMENTO DELLA RETE OSPEDALIERA A FAVORE DEL PRIVATO E GESTIRE REALMENTE IL PROBLEMA DELLE LISTE DI ATTESA
6. AVERE UN NUMERO DI IMPEGNATIVE CONGRUO AI BISOGNI PER LE CASE DI RIPOSO E LE STRUTTURE RESIDENZIALI PER DISABILI FISICI E PSICHICI: DA 10 ANNI E’ TUTTO FERMO!
7. FARE DELLA VERA PREVENZIONE: AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO, FUMO, DIPENDENTE
Per leggere il documento integrale clicca sul seguente link
IL PARTITO DEMOCRATICO DI CASTELFRANCO VENETO E L’EMERGENZA CORONAVIRUS
Video, articoli e interviste del Dott. Claudio Beltramello.
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SITI INTERNET
Il Partito Democratico e l’emergenza coronavirus: Insieme ce la faremo!
Nel sito del Ministero della Salute ci sono le domande e risposte sul COVID-19, la situazione aggiornata in Italia, i comunicati stampa del Ministero e le notizie utili.
Il Sole 24 ore ha una pagina in cui si possono trovare Tutti i dati aggiornati in tempo reale in Italia e nel mondo; e tutte le altre informazioni utili sul tema Coronavirus: Il trend. La variazione percentuale. Le 5 regioni con più contagi. Le province con più contagi. Trend terapie intensive e morti. Il tasso di letalità per fasce di età. Il contagio in Europa. La traiettoria degli altri Paesi.
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Video, articoli e interviste del Dr. CLAUDO BELTRAMELLO
Il Dr. Beltramello è specialista in Igiene ed ha acquisito esperienza lavorando nel Dipartimento Prevenzione e Controllo delle malattie infettive all’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) di Ginevra e successivamente in Africa nella prevenzione di alcune epidemie; in questi video spiega in termini molto chiari, semplici, precisi e ben documentati le caratteristiche di questa malattia infettiva
Primo video Infezione da Coronavirus: aspetti generali
Secondo video protezione del personale sanitario
Terzo video Come ed in quanto tempo evolve la sintomatologia delle persone infette? Quali sono i fattori che aumentano o riducono la trasmissione?
Quarto video Ultime informazioni sul coronavirus da parte del Ministero della salute
Quinto video Perche’ negli ultimi due giorni abbiamo avuto cosi’ tanti casi nonostante le misure di restrizione?
Sesto video Razionale dell’uso delle mascherine da parte della popolazione generale
Settimo video COVID 19. Differenza tra tampone orofaringeo e test immunologici. Differenza tra periodo di incubazione e malattia asintomatica.
Ottavo video: Nuovi focolai di coronavirus. Dobbiamo preoccuparci?
24 Marzo 2020 Intervista di IEDx Treviso
La solitudine degli eroi articolo pubblicato su “Salute Internazionale”; viene descritta la tragica situazione degli operatori sanitari nei terribili mesi dell’emergenza con un’interessante analisi metodologica degli errori commessi dalle Istituzioni preposte (OMS; ISS; altri)
“Il modello Veneto ha funzionato nonostante Zaia, non grazie a lui” Left 13/5/2020
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INDICAZIONI UTILI
“I centri antiviolenza non si fermano: non lasciamo sole le donne e i loro figli”. La segretaria del PD, Teresa Spaliviero lancia un invito a tutti a tenere altra la guardia sul grave fenomeno della violenza domestica. In un momento in cui è giusto fermarsi, per la salute pubblica e per il bene di tutte e tutti, le operatrici, volontarie e socie dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio del Veneto, sono consapevoli che alcuni fenomeni non si arrestano, e la violenza nelle relazioni intime è uno di questi, che al contrario nei momenti di crisi si amplifica. Le case, che per la maggior parte di noi sono oggi il luogo più sicuro per limitare il rischio di contagio, non lo sono per moltissime donne che sono costrette a passare molto più tempo con un partner che le maltratta. Si chiede a tutte e tutti di pensare che le situazioni di violenza continueranno, anche e soprattutto durante questa emergenza, e di non lasciare sole le donne e i loro figli per i quali questo periodo sarà un inferno nell’inferno
L’UNESCO HA AVUTO LA GRANDE IDEA DI DARE ACCESSO LIBERO ALLA BIBLIOTECA DIGITALE MONDIALE SU INTERNET.
E’ UN GRANDE REGALO DA PARTE DELL’UNESCO A TUTTA L’UMANITÀ!
Raccoglie mappe, testi, foto, registrazioni e filmati di tutti i tempi e spiega in sette lingue i gioielli e i cimeli culturali di tutte le biblioteche del pianeta.
GENITORI, FIGLI E SOPRATTUTTO I GIOVANI POSSONO UTILIZZARE AL MEGLIO IL MOLTO TEMPO LIBERO CHE HANNO IN QUESTO PERIODO
Imprese, associazioni e privati hanno messo e metteranno a disposizione servizi gratuiti per chi si trova nelle zone interessate dalle misure urgenti di contenimento e gestione del contagio per il #COVID19; si tratta di servizi e soluzioni innovative a cui si può accedere grazie all’iniziativa di solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.
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AGGIORNAMENTI
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- 1/4/2020 Lettera aperta di Sebastiano Sartoretto al sindaco con proposte concrete per impiegare subito i 178.000 Euro assegnati dal governo per l’assistenza alimentare immediata a chi ne ha più bisogn25/3/2020. Ricorre oggi il 93 anniversario della nascita della nascita di Tina Anselmi: maestra, partigiana, sindacalista, prima donna ministro della Repubblica. Da ministro della Sanità nel 1978 ha promosso la nascita del Servizio Sanitario Nazionale, rendendo pienamente la salute un diritto universale e l’accesso alle cure libero e gratuito. Oggi più che mai, in questo momento difficile, ricordiamo che è grazie alla sua determinazione se l’Italia ha un sistema sanitario tra i migliori al mondo. Nella battaglia quotidiana che medici e infermieri stanno combattendo contro il #Covid19, non dimentichiamoci che la nostra sanità pubblica è un bene comune da difendere con forza e orgoglio
- 22/3/20 Il Comune di Castelfranco Veneto è inaccessibile per i cittadini che non riescono a entrare in contatto neanche per telefono. Sebastiano Sartoretto lancia una proposta. Grazie a questo intervento il giorno seguente è stato fatto un controllo e il problema è stato risolto
- 20/3/20 IL PUNTO SULLE MASCHERINE E SUI TAMPONI Mascherine si o no? E quali? C’è troppa confusione http://www.quotidianosanita.it/m/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=82731 Il Dr. Claudio Beltramello spiega perché le mascherine di zaia sono anche pericolose. (Vedi anche i commenti in calce
- 19/3/20 due aggiornamenti Stefano Fracasso dopo la commissione sanità con audizione dell’assessore su mascherine e tamponi. 1.le mascherine “made in Veneto” in distribuzione nei comuni NON sono dispositivi di protezione individuale omologate, come peraltro è scritto sulle stesse. Non sono quindi utilizzabili per la protezione nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle case di riposo. 2.attualmente i laboratori in Veneto possono analizzare 3.300 tamponi al giorni. Il potenziamento a 11.000 non è ancora perfezionato. E anche quando sarà a regime non ci saranno prelievi “fuori dai supermercati” come annunciato. I prelievi interesseranno innanzitutto gli operatori sanitari ( medici e infermieri ospedalieri in primis), poi operatori delle case di riposo, medici del territorio. Quindi le categorie più esposte. Bene che i cittadini lo sappiano. Le false aspettative non risolvono i problemi
- 14/3/20 “Medici e infermieri non protetti a sufficienza” Il dottor Claudio Beltramello, lamenta protocolli troppo blandi da parte di chi ha sottovalutato il virus L’Italia sta facendo tanto rispetto ad altri paesi, per contrastare la pandemia da Coronavirus, lo ha riconosciuto la stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità, encomiando il nostro stato e biasimando il resto delle nazioni negligenti ma è abbastanza? Il dottor Claudio Beltramello è persuaso che si dovesse fare di più e lo dice senza mezzi termini in un articolo pubblicato dal periodico “Salute internazionale”.
- 1/4/2020 COMUNICATO Castelfranco Merita individua gli interventi urgenti in questa fase dell’emergenza Coronavirus e si prepara per il rilancio dell’economia e dei servizi; con questo comunicato presenta proposte concrete nei seguenti 5 settori: ASSISTENZA ALIMENTARE; DIDATTICA A DISTANZA ; PER I PIÙ PICCOLI ; IL LAVORO; LA SALUTE
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OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO – SECONDO DOSSIER
Questo secondo dossier sull’Ospedale di Castelfranco Veneto ( clicca qui ) è stato predisposto dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico in quanto si rendono necessarie alcune precisazioni, visto che la Lega continua a mistificare i veri problemi, di cui invece si accorgono benissimo le persone che lavorano in ospedale e anche quelle che necessitano di prestazioni sanitarie, ambulatoriali o di ricovero.
Questo secondo dossier, un po’ lungo ma scorrevole, permette di comprendere come la Lega mistifichi la realtà e ci stia distruggendo un patrimonio inestimabile. Forse è superfluo ribadire che per il PD è positivo l’arrivo dello IOV, ma per questo non serviva e non serve continuare a distruggere l’ospedale per tutti!
Ad esempio, l’Associazione per la Tutela della Salute Mentale, ha diffuso un comunicato stampa in cui evidenzia come la psichiatria continui ad essere allo sbando; a Castelfranco c’è una gravissima carenza di medici psichiatri. “Ma perché Castelfranco non è una sede appetibile? Perché in nessun posto d’Italia c’è così tanto lavoro, con così scarso personale.”
DOSSIER SPECIALE SULL’OSPEDALE
Poichè la “questione ospedale” è cruciale per la nostra città, per il suo benessere e il suo sviluppo, il Partito Democratico di Castelfranco Veneto ha analizzato a fondo tutti i vari aspetti di questo complesso problema elaborando un Dossier Speciale sull’Ospedale, del quale ha fatto una breve sintesi di facile lettura
Il dossier è stato distribuito Venerdì 15 novembre 2019 al folto pubblico che ha assistito con estremo interesse e attenzione alla seduta del Consiglio Comunale di Castelfranco Veneto dedicato a questo argomento e a cui hanno partecipato anche i due direttori generali dell’Azienda ULSS n. 2 e dello IOV.
Anche questa volta la lega ha mischiato i posti letti ospedalieri con quelli non ospedalieri (cioè quelli previsti per le strutture intermedie che precedentemente la regione di zaia aveva assegnato alla nostra casa di riposo Centro Residenziale Domenico Sartor, salvo poi dirottarli all’ospedale), e con quelli IOV, continuando a ripetere che non c’è differenza; ovviamente non sono riusciti a spiegare perché servizi che restano nello stesso ospedale e che, secondo loro, continuano a operare come prima debbano essere sradicati dall’ULSS per venire assegnati a un altro ente.
In questa seduta del Consiglio comunale nostri consiglieri hanno saputo ben rappresentare i motivi della difficile situazione della nostra sanità spiegando le ragioni della rabbia dei castellani per le mancate risposte ai bisogni della gente e scoprendo le palesi falsità della illustrazione leghista.
Il Partito Democratico continuerà ad tenere alta l’attenzione sulla questione, consapevole del sostegno della cittadinanza in questa battaglia!
In seguito al Consiglio Comunale di Venerdì 22 Novembre il gruppo consiliare del Partito Democratico ha elaborato un secondo dossier sull’Ospedale (clicca qui)
Sulla Stampa:
VENERDI’ 15 NOVEMBRE: SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEDICATA ALL’OSPEDALE
All’ordine del giorno su richiesta del gruppo PD ci sarà anche questo punto :
Funzionamento servizi per la salute mentale dell’Ulss n.2 con particolare riferimento al distretto di Asolo.
Nello specifico saranno trattati i problemi della carenza di assistenza ai pazienti sia per mancanza di personale medico e paramedico,sia per le pretese economiche di compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie applicate nell’Ulss 2.
Su questo tema della sanità segnaliamo anche un altro punto importante, la radioterapia che andava fatta ormai più di 15 anni fa quando si ragionava sul project financing. Il nostro ospedale ha bisogno di questo servizio.
È urgente realizzare subito i bunker della radioterapia, che devono essere collegati al corpo centrale dell’ospedale. Vorremmo sapere se i bunker verranno realizzati interrati, seminterrati o totalmente scoperti al fine di preservare la superficie erbosa. Va comunque precisato che ci sono tanti spazi verdi nell’area ospedaliera: qualora i gelsi non potessero rimanere dove sono, andrebbero semplicemente spostati lì vicino, in altro spazio verde dell’area ospedaliera. Non c’è nessun bisogno di sacrificarli!
VOGLIAMO SUBITO LA RADIOTERAPIA A CASTELFRANCO.
Prima viene la sanità e il servizio al cittadino. L’ospedale di Castelfranco ha già perso abbastanza
LA LEGA SEGNA IL DESTINO (TRISTE) DEL NOSTRO OSPEDALE
La Lega, che comanda in Regione, Provincia e Comune, ha approvato a maggio le nuove schede ospedaliere: una disfatta per la parte generalista del nostro Ospedale, cioè per quella parte che interessa i cittadini riguardo le patologie più frequenti, dove nel 2013 erano previsti 300 posti letto e ora ne rimangono 169+20 provvisori. Il nostro ospedale è la Cenerentola dell’ULSS 2, dietro anche a Motta di Livenza e Vittorio Veneto!
È scomparsa l’Ortopedia e sono stati lasciati come PROVVISORI (unico caso in Veneto!) alcuni posti letto di Chirurgia generale e vascolare, destinati certamente alla chiusura perché nessun professionista altamente qualificato sarà disposto a venirci a lavorare. E di conseguenza i pazienti se ne andranno. Così subito dopo le elezioni regionali 2020, si chiuderanno definitivamente dicendo che “tanto non servivano”!
Poi vi sono tutti i reparti che sono stati “regalati” all’Istituto Oncologico Veneto (IOV), che stanno riducendo i loro servizi perché ora devono occuparsi solo di patologie oncologiche: Gastroenterologia, Urologia, Ematologia, Terapia intensiva, Radiologia. Si stanno perdendo dunque visite, ricoveri e interventi di area non oncologica a tutto vantaggio della sanità privata e a svantaggio delle tasche dei cittadini, spesso costretti a rivolgersi alla “libera professione” per ottenere prestazioni ad una distanza ragionevole da casa.
Si tratta di un disegno di progressivo smantellamento del nostro ospedale generalista perseguito con accanimento da molti anni dalla Regione, senza che mai i Sindaci di Castelfranco abbiano mosso un dito (guai ad andare contro padron-Zaia!!!). Il PD, insieme alle altre minoranze, ha convocato dal 2013 più di 10 Consigli comunali sul tema dell’ospedale e la Lega ha sempre negato che vi sia un problema.
E dunque eccoci qua con un Pronto Soccorso con 40.000 accessi all’anno (già senza Primario dedicato perché “basta” quello di Montebelluna!) che non potrà contare sui reparti chirurgici e sulla terapia intensiva. Peccato che le “Mission Impossible” finiscano bene solo nei film…
L’arrivo a Castelfranco dello IOV è una cosa positiva e speriamo che la sua presenza non sia solo transitoria visto che a Padova hanno previsto il suo rientro. A tal proposito sfidiamo la Lega ad approntare celermente la Radioterapia, che dicono essere finanziata ma per ora restano solo belle parole.
L’inganno enorme che la Lega sta cercando di propinare ai cittadini di Castelfranco è che lo IOV si occuperà anche dei servizi generalisti appena tagliati. Questa è una menzogna enorme. Lo IOV, per sua natura di Istituto di ricerca e per il tipo di finanziamenti che riceve, non potrà dare servizi che non siano strettamente legati alle patologie oncologiche: non si occuperà di urgenze, di patologie generaliste e deve guardare ad un bacino di utenza molto ampio, regionale e sovraregionale.
Lo IOV è stato la scusa per tagliare servizi nel nostro ospedale. Non era necessario farlo, c’era spazio libero per “aggiungere”, inglobando nello IOV solo i servizi esistenti già dedicati ai tumori come l’Oncologia e l’Anatomia patologica e lasciando gli altri reparti necessari alla popolazione locale.
Il Sindaco Marcon e la Lega comunale anche stavolta hanno fatto finta di protestare ma poi si sono adeguati ai voleri dei loro capi in Regione. Infatti nel Consiglio comunale dell’11 aprile scorso la Lega ha votato a favore di una mozione con sei richieste irrinunciabili per salvare il nostro Ospedale proposta dal PD e da altre minoranze. Ma poi in audizione in Regione il Sindaco Marcon detto che “erano solo proposte anche accettabili al ribasso”. Ed infatti…
Marcon ha tradito la volontà del Consiglio Comunale! Ha tradito la città!
20.6.2019 GRUPPO CONSILIARE PD – COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO